giovedì 28 febbraio 2013

Il giorno dei biscotti : 「ビスケットの日」.



In Giappone si festeggia proprio di tutto..! Oggi, 28 Febbraio,si festeggia 「ビスケットの日」. ,ovvero il giorno dei biscotti. E' stato stabilito dall' Associazione Nazionale dei biscotti nel 1980, è l'anniversario del Giappone. 

                                                               Ma perché il 28 febbraio?
 Durante il periodo Edo, il clan Mito si concentrò ad imparare a fare biscotti dagli olandesi. Il 28 febbraio del 1855,nel periodo Ansei, sono state trovate delle prove storiche del clan Mito.  Da questo, a quanto pare, il 28 febbraio divenne la data dei biscotti.
 Questo biscotto che vedete è un biscotto per ricordare questo anniversario! Infatti se notate bene sotto ci sono i numeri 2 (intenso febbraio) e 28 (il giorno).

 Etimologia di biscotto in giapponese  = Bisukokuto usu ~ · "pane cotto due volte",proprio come in italiano.
                                <3 la vostra Kotoko <3

martedì 26 febbraio 2013

News: Manga che sto leggendo...!

Konbanwa minna-san ...!! Finalmente mi sono decisa a scrivere questo post! Non ho avuto molto tempo a disposizione in questo periodo,ma quando avevo i miei momenti di relax mi sono dedicata ad altro e ho procastinato un bel pò di volte.Comunque comincio subito a parlare dei manga che sto leggendo...e che quindi ho iniziato a leggere da quest'anno.
Lovely Everywhere è un manhua,ovvero un manga "cinese", che narra la storia della piccola Tong Danwei, una ragazzina del primo anno di liceo,che nonostante la sua età sembra proprio una piccola bambina delle elementari. Vive in Taiwan e i suoi genitori sono proprietari di un locale.Con una semplice coincidenza incontrerà un bel ragazzo in treno,che più tardi scoprirà che sarà un suo compagno di classe.Ma lui in realtà non è quel tipo gentile, anzi, sembra essere abbastanza vivace oltre a cambiare ragazza ogni settimana,perchè detesta le relazioni serie. Ma Danwei sembra decisa a dichiararsi a lui, ma viene rifiutata. Lin Xiang sembra non aver nessun interessa per lei,ma poi,in seguito ad alcuni eventi, scoprirà che Danwei vale di più di quel che sembra, perchè lei è diversa da tutte le altre.
Se volete leggerlo potete andare qui ,perchè non è uscito in Italia, e lo sta traducendo il team di Colorful Scans. Premetto di aver letto il primo volume,ma la storia mi ha davvero preso! E' una commedia leggera come il vento e calda come il sole..!Uno di quei manga che ti mettono il sorriso..!
ed ecco Pandora Hearts,il mio primissimo shonen..! Giuro, è davvero il primo! Che i miei gusti stiano cambiando? Mah..non saprei..però questo manga mi ha proprio colpito.Ho ancora letto i primi 2 volumi, ma devo ammettere che il mio giudizio è davvero positivo. Divertente e misteriso,questo manga narra la storia di Oz Vessalius,un ragazzino di 15 anni che fa parte di una famiglia nobile.Per un peccato che non sà nemmeno lui, viene gettato in abyss,uno specie di luogo oscuro.Dopo 10 anni riuscirà ad uscire da abyss e cercherà di scoprire insieme ad altri personaggi (Break,Sharon,Gilbert e Alice) il mistero che si cela dietro al suo "peccato".Il mio personaggio preferito? E' Gilbert (questo ragazzo in copertina) perchè è così umile e gentile.
Povero Gil..! viene sempre preso in giro!E' un manga pieno di battute divertenti! Bello e avvincente! Pollice in su per Pandora Heart! Non vedo l'ora di leggere il 3 volume!
..ed ecco un'altro manga di vampiri..!! Manga consigliatissimo...! La storia inizia con Kana,la protagonista, che per salvare una bambina viene travolta da un camion.Proprio in quel momento,quando ormai lei è quasi in fin di vita, arriva un bellissimo ragazzo,nonchè un vampiro,che per salvarla la morde,facendola diventare la sua schiava immortale. Aww..! Non poteva non mancare nella mia lista dei preferiti!  Un manga con il giusto mix d'amore.Anche i disegni sono molti curati,però la protagonista poteva avere un'acconciatura migliore,i capelli corti non mi piacciono tanto.Invece Aki,il vampiro è molto molto bello! La storia sembra intrigante ed il mio giudizio è super super positivo! E' una storia più travolgente di quel che sembra!!
e poi Black Bird..! un' altro manga soprannaturale,che narra la storia di Kyo,un ragazzo tengu,che da bambino si innamora della sua vicina di casa e prima di partire l'assicura che quando tornerà lui verrà per sposarla.Così davvero succede,lui ritorna per sposarla,ma naturalmente Misao non riesce a crederci,poichè quella promessa le sembrava una cosa da bambini e quindi non veritiera.Misao cerca in tutti i modi di evitare Kyo,ma poi si renderà conto dei veri sentimenti di lui.Lei inoltre ha uno strano potere,quello di vedere gli spiriti.Viene continuamente attaccata da essi,ma grazie a Kyo viene continuamente protetta. Pian piano Misao inizia ad innamorarsi e così i due decidono di mettersi insieme,ma come al solito ci saranno diversi ostacoli che la coppia dovrà superare.Ho letto 7 volumi e ne sono davvero entusiasta. Kyo e Misao sono davvero dolcissimi! Mi piace molto che spicca l'aspetto delle diverse leggende giapponesi, e poi c'è anche azione combattimenti,spade..! E poi che meravaglia i tengu in kimono! I disegni sono fantastici.I paesaggi così curati,che mettono in risalto la bellezza della natura giapponese.Bello in tutti i sensi questo manga!
Storia d'amore e di demoni è un'altra opera meravigliosa dalla mano di Mayu Shinjo. Questa autrice mi ha fatto completamente innamorare di altri due manga che ho già letto (Love Celeb e Strofe D'amore) e anche questo suo ultimissimo manga mi ha veramente fatto battere il cuore.La trama è molto originale! Miiko è una aspirante sacerdotessa,poichè da generazioni la sua famiglia si è dedicata al tempio e a combattere gli spiriti e i demoni,però lei non riesce nemmeno a vedere questi essere soprannaturali.Ma un giorno una sua cara amica le confida che il suo fidanzato si comporta male,andando con altre ragazze.Miiko pensa allora che questo ragazzo sia manipolato da uno spirito malvagio,così va da lui e inizia a dire delle frasi per allontare lo spirito cattivo,ma all'improvviso questo ragazzo scompare.Lei disperata si crede incompetente e mentre è in crisi per aver combinato un disastro sente una voce e proprio in quel momento esce dal suo kimono un omino piccolo piccolo come una bambolina.E' Kagura,che non è scomparso,ma è diventato piccolino. Troppo puccio Kagura baby..! Lei così scopre che lui è un demone,e dopo aver incontrato lui per la prima volta riesce a vedere gli spiriti.Ma per fortuna c'è Kagura che la protegge.E' tenerissimo! E poi la cosa divertente è che la protagonista gli realizza dei vestitini piccolini e lui replica triste che vuole ritornare alla sua normale forma.Anche la madre di Miiko si diverte a far provare a Kagura i vestitini delle bambole. Che carino..!!Miiko invece lo porta a scuola tenendolo come portachiave appeso alla sua cartella. Però quando Kagura ritorna nella sua vera forma (cioè ritorna un figaccio) loro due provano una certa attrazione che li farà innamorare.E quando Kagura si diverte a stuzzicarla lei lo trasforma di nuovo nel piccolo Kagura baby. Da vera fan impaziente ho pure letto le scan in inglese,ma dato che il manga non è concluso nemmeno in Giappone aspetto con ansia di continuare a leggerlo.Qui in italia i manga escono con il conta gocce..uffi..!!! Sono ancora usciti solo i primi 2 volumetti. mi piace troppo troppo troppo!!I personaggi sono disegnati benissimo.La protagonista è molto bella con i suoi lunghi capelli neri.Lui, come tutti i figacci disegnati dalla Mayu è un figaccio!! (basta pensare a Gin di Love Celeb e Sakuya di Strofe D'amore...sbav sbav sbav!!)

La prossima volta vi aspetta un post dove commenterò i manga che ho già finito di leggere..!!
                                              <3 la vostra Kotoko <3

sabato 23 febbraio 2013

Amnesia anime

 Ciao carissimi...!!! Finalmente sono tornata...! Perdonatemi per la mia lunga assenza,ma ieri finalmente ho dato il mio ultimo esame di questa sessione e adesso sarò più libera (beh..martedì iniziano le lezioni). Ho anche avuto impegni con il lavoro (sisi,ho trovato lavoro) e tra impegni vari non ho più aggiornato. Gomen'nasai (si inginocchia umilmente).
Oggi vorrei parlarvi di un'anime che ho scoperto proprio ieri. Si chiama Amnesia ed è tratto da un Otome per psp. Attualmente lo stanno trasmettendo in Giappone,ma si trovano già i sub delle prime 7 puntate.Mi piace molto la storia così misteriosa...e anche un pò fuori dal comune.
                                                                             
                                                                       TRAMA
La protagonista che lavora come cameriera in un locale sviene improvvisamente. Quando si sveglia non ricorda più nulla ne di sè e del suo passato.Ma improvvisamente vede apparire uno strana persona. Si chiama Orion ed è uno spirito.Ma solo lei può vederlo e sentirlo.E' proprio per causa di Orion che la protagonista non ricorda più nulla,poichè questo spirito si è causualmente scontrato con la sua coscienza.
Adesso la cosa che rimane da fare è cercare di ritrovare i ricordi,ma succederanno delle cose inaspettate che la porteranno ad essere circondata da bei ragazzi. (tranne Kento che è orrendo! è quello con gli occhiali) 

questi sono i bei ragazzi...!


Anche se non capirete un tubo all'inizio è normale, ed è proprio questo che mi piace! Più le cose si fanno misteriose e strane,più mi piacciono!
Se volete guardatelo e fatemi sapere cosa ne pensate..!!

                                <3 la vostro Kotoko <3

giovedì 14 febbraio 2013

Come si festeggia in Giappone S. Valentino



Come festeggiano i Giapponesi la festa degli innamorati, ovvero 聖バレンタインデー, sei barentain dee?
Sicuramente lo avrete già visto nei manga ed anime, che in Giappone sono proprio le donne a regalare della cioccolata. Infatti le scene più comuni,specialmente negli shoujo, sono gruppi di ragazze che la sera prima si impegnano a preparare della cioccolata con tanto di forma a cuore
 e poi un'altra scena molto diffusa è quella di ragazze che regalano la cioccolata al ragazzo che piace o semplicemente al proprio fidanzato. 

Inoltre non si regala solo al proprio partner, ma anche ad amici maschi più stretti, colleghi di lavoro e anche al proprio padre.

La cioccolata ha un significato particolare,perchè, come vi spiegherò adesso,esistono due tipi di cioccolato:
giri-choko (義理チョコ) e honmei-choko (本命チョコ)
Il giri-choko (義理チョコ) è la classica cioccolata che si regala agli amici più stretti o semplicemente un modo per dire "grazie" per un favore ricevuto. Solitamente questo cioccolato non è preparato in casa,bensì acquistato nei negozi,con un bel pacchetto.
  Invece l’honmei-choko (本命チョコ), è il cioccolato dell'amore..! Questo è il tipo di cioccolato che si regala al ragazzo che piace,dimostrando i propri sentimenti, oppure al proprio fidanzato, per festeggiare insieme questa giornata speciale, e semplicemente per dimostrare il proprio amore. Questo cioccolato viene solitamente preparato in casa ( ma per chi non riesce si affida al ciccolato coreografico dei negozi) Inoltre il termine "honmei" significa "preferito".

Ma in questa festa i maschi sono i veri protagonisti,fieri di ricevere tanta cioccolata,ma il momento delle donne arriva il 14 marzo,esattamente un mese dopo. Questa volta saranno le femmine le protagoniste. Questa festa si chiama White Day, ovvero ホワイトデー  (Howaito dee).
In questa occasione, gli uomini hanno l’opportunità di ritornare il favore a coloro che gli hanno regalato la cioccolata, facendo a loro volta un altro regalo, che in genere dovrebbe essere di valore maggiore rispetto a quello ricevuto.


I regali più comuni sono biscotti,peluche, gioielli o della cioccolata bianca.


 Adesso non mi resta che augurarvi un meraviglioso S. Valentino a tutti voi...!!

                          anche se invece lo festeggierò così...

                 <3 la vostra Kotoko (in solitudine ç_ç ) <3

mercoledì 6 febbraio 2013

Scuola giapponese





                                                           SCUOLA IN GIAPPONE

Il Giappone dispone di un sistema di istruzione moderno. L'anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo.

Le scuole non obbligatorie comprendono l’asilo nido (per i bambini che hanno entrambi i genitori lavoratori o un solo genitore) e la scuola materna, la cui durata dipende dalle singole scuole, ma generalmente dura due anni, e la frequentano i bambini dell’età di 5-6 anni.

A 6 o 7 anni di età le bambine ed i bambini giapponesi entrano nella prima classe della scuola elementare, che prevede sei anni di studio: l'istruzione obbligatoria comprende elementari e medie inferiori (3 anni di studio) cui si aggiungono altri 3 anni non obbligatori di scuola media superiore, formando un sistema di istruzione scolastica del tipo "6-3-3", anche se dal 1999 alcune scuole hanno unito medie inferiori e superiori costituendo sei anni ininterrotti di scuola secondaria.

Un percorso parallelo è predisposto per gli studenti con disabilità fisiche o psichiche tramite le cosiddette scuole speciali (Special Education Schools), separate da quelle comuni.



Elementari

La scuola elementare, o primaria, dura sei anni e prevede l'insegnamento di:

lingua giapponese
matematica
musica
arte
educazione fisica
educazione civica
attività sul territorio (primo biennio)
economia domestica (dal 5º anno)
scienze sociali e scienze naturali (3º anno)





Medie inferiori

La scuola media dura tre anni e prevede l'insegnamento di:

lingua giapponese
matematica
musica
arte
educazione fisica e igiene
educazione civica
economia domestica
educazione tecnica
scienze sociali
scienze naturali
lingua straniera (normalmente inglese)




Medie superiori

Le scuole medie superiori durano tre anni. Per l'indirizzo generico, scelto dalla maggior parte degli studenti, prevede:

lingua giapponese e giapponese antico
matematica
musica
arte
educazione fisica e igiene
economia domestica
educazione tecnica
lingua inglese
informatica (introdotta solo recentemente)

Una minoranza di studenti sceglie indirizzi specifici alle superiori, tra i quali:

agricoltura
industria
commercio
marina-pesca
attività domestica
assistenza infermieristica
informatica
assistenza sociale
scienze naturali e matematiche
ginnastica
musica
arte
inglese



                                                                         Storia

Dopo la proibizione imposta dal regime Tokugawa alla lettura di testi stranieri, nel 1720 i manuali tecnici occidentali furono nuovamente permessi con l'intento di colmare il divario tecnologico che separava il Giappone dalle avanzate ed aggressive potenze europee. Di pari passo si diffuse lo studio delle lingue.

Mentre le scuole feudali formavano tramite un rigoroso confucianesimo le nutrite fila dei samurai, Ishida Baigan elaborava lo shingaku (scienza del cuore), molto simile all'etica protestante cui Max Weber ricondusse lo sviluppo del capitalismo in Europa, che avrebbe contribuito alla modernizzazione del paese.

Nella metà del XIX secolo in Giappone, prima dell'era Meiji, era alfabetizzata quasi la metà della popolazione maschile ed un decimo di quella femminile, mentre l'istruzione elementare si era diffusa nelle campagne grazie ai templi.[4] A fine secolo il Giappone investiva circa un terzo delle sue uscite in un sistema scolastico ben organizzato che annoverava anche scuole tecniche e professionali.

Nel 1937 il governo Konoe pubblica il libro di testo Principi fondamentali del sistema nazionale (國體の本義 Kokutai no hongi). L'affermazione della natura divina dell'imperatore ripresa dalla mitologia del Kojiki si accompagna ad un rigido confucianesimo tradizionale frammisto ad un'ideologia xenofoba di superiorità razziale (tan’itsu minzoku, razza pura e incontaminata) ed anticapitalista (esaltazione delle virtù contadine) cara al regime militare populista al potere.

Dopo la capitolazione, funzionari della polizia del pensiero si riciclano nel Ministero dell'Educazione mantenendo intatto il proprio ultraconservatorismo. Il Supremo Comando delle Potenze Alleate (SCAP) in Giappone porta da cinque a nove anni gli anni di istruzione obbligatoria, censura i libri di testo e riforma i corsi in modo da estirpare le basi dell'indottrinamento del regime deposto.

Lo SCAP democratizza e decentra il sistema scolastico: ai sei anni di elementari si affianca la scuola media mista (maschi e femmine) e, dopo l'obbligo, un triennio di scuole superiori. Ogni prefettura dovrà avere un'università pubblica e sono permesse (1948) scuole biennali di specializzazione. Per svuotare il ministero dei propri poteri si istituiscono su base provinciale e comunale consigli elettivi con potere decisionale su libri di testo, assunzioni e cariche nelle scuole. Esplode il numero di università pubbliche e private: dalle 70 del periodo prebellico si passa a più di 200 istituti di qualità assai diversificata. Si parte dai prestigiosi atenei di Tokyo (Tōdai) e Kyoto, fucine della classe dirigente, fino ad arrivare a istituti scadenti, spesso licei privati trasformati frettolosamente in università dopo la riforma.

Se i professori accolgono come cambiamento liberatorio le riforme, il Ministero dell'Educazione costituisce il polo conservatore del sistema di insegnamento, volto al ritorno dei valori tradizionali. Il conservatorismo del ministero è bilanciato dal Sindacato dei Professori Giapponesi (日本教職員組合 Nihon Kyōshokuin Kumiai, Nikkyōso) (1947) di area socialista. Dopo anni di repressione, l'ideologia marxista si diffonde nelle università, tanto che quando nel 1948 lo SCAP consiglierà la rimozione dei professori non graditi gli studenti risponderanno costituendo la Federazione delle associazioni autogestite degli studenti del Giappone (全日本学生自治会総連合 Zen-nihon gakusei jichikai sō rengō) o Zengakuren (全学連) che guiderà la contestazione studentesca nel paese.

Il conservatorismo intriso di nazionalismo del Ministero dell'Educazione si ripercosse sulle relazioni con la Corea del Sud quando alla fine degli anni novanta questi approvò un libro di testo revisionista in cui gli atti di aggressione del Giappone nel paese durante la Seconda Guerra mondiale venivano ridimensionati, minando il processo di riavvicinamento intrapreso nel novembre 1998 dal governo Obuchi che si era ufficialmente scusato per i medesimi fatti in occasione della visita dell'allora presidente sudcoreano Kim Dae Jung.



                                                                    Peculiarità

Una caratteristica importante del sistema scolastico giapponese sono gli esami di ammissione, obbligatori ad ogni grado per entrare negli istituti privati (l’accesso alle scuole pubbliche è aperto, ma il loro livello qualitativo è estremamente basso e i diplomi che vi si conseguono non sono spendibili sul mercato del lavoro, per cui la quasi totalità delle famiglie giapponesi cerca di mandare i propri figli alle scuole private). Anche l'accesso alle università è regolato da esami di ammissione. Le due università più prestigiose sono L'Università di Tokyo e l'Università di Kyoto e sono pubbliche. Tali esami, soprattutto quello per l’ammissione all’università, sono estremamente difficili e non possono essere affrontati con una preparazione generica, e per questo la maggior parte degli studenti giapponesi, al termine della giornata scolastica (che inizia alle 08.50 e si prolunga sino alle 16.00), si recano ai corsi di ripetizioni integrative (a pagamento), che solitamente iniziano alle 17.00 e possono durare sino alle 23.30 di sera. Questa mole di studio è giustificata dalla circostanza che ancora oggi il sistema lavorativo giapponese offre posti quasi sicuri ai laureati, e garantisce l’occupazione a vita. Per questo ottenere un diploma o una laurea con ottimi voti costituisce un obiettivo fondamentale che giustifica le ingenti spese e i sacrifici delle famiglie giapponesi per l’educazione dei figli.



Le scuole giapponesi sono note per il loro rigore, in quanto la severità dell’istituto è considerata come nota di merito e aggiunge valore al diploma conseguito. L’osservanza dei regolamenti scolastici (che cambiano da istituto a istituto) è d’obbligo e le pene sono molto severe. I regolamenti sono puntigliosi, arrivano a precisare anche i dettagli più insignificanti delle uniformi scolastiche. Nel caso si venisse bocciati o sospesi per gravi episodi si è costretti a cambiare scuola e trovarne un'altra, e ciò può influire negativamente sul proprio curriculum; infatti anche nei colloqui di lavoro viene data molta importanza alla scuola frequentata e al rendimento avuto, perché un buon studente viene considerato un buon lavoratore. Il rigore con cui gli studenti giapponesi sono allevati inizia sin dall’asilo prosegue per tutta la durata della scuola dell’obbligo, e all’università.

Un'altra peculiarità del sistema scolastico giapponese è la forte competitività tra gli studenti. In Giappone infatti le graduatorie con i voti degli esami periodici o semplicemente le medie scolastiche di fine periodo vengono pubblicamente rese note dando a chiunque la possibilità di sapere i voti degli altri, e consentendo di stilare classifiche a livello locale o anche nazionale con i migliori studenti. Inoltre gli alunni con i voti più alti godono di particolari agevolazioni e hanno il privilegio di partecipare attivamente ad alcune cerimonie. Questo sistema è criticato da alcuni in quanto potrebbe creare dei problemi di relazione tra i vari elementi a causa dell'eccessivo spirito di competizione che la scuola cerca di creare, al contrario è apprezzato da altri poiché stimola i giovani a cercare di dare sempre il massimo.
 Gli studenti, dopo la pausa pranzo, partecipano alle attività ricreative dei club, che possono essere, ad esempio, fotografia, teatro o altre di tipo sportivo, anche a seconda delle attrezzature scolastiche. I risultati sportivi dei club sono molto importanti perché consentono la partecipazione agli Inter-hi (i campionati studenteschi) che sono molto seguiti e sono da sempre un validissimo trampolino di lancio per gli atleti di talento che mirano a diventare professionisti.

                               I voti sono espressi in centesimi e 100/100 è il voto massimo.
                                        ps: ecco un modo semplice per copiare :) :) :) ahahaha :)

                              <3 la vostra Kotoko <3