domenica 25 ottobre 2015

Storia del sushi : le origini



Ciao a tutti !
Questo post è nato da un commento da parte
di uno di voi.
Oggi infatti voglio parlarvi delle origini
del sushi !
Commentate,scrivetemi sempre!
Perchè ognuno di voi fa parte di questo piccolo
blog ! :)



Il sushi ha origini molto antiche,
e si dice che nacque in Giappone ma con un metodo
di conservazione del pesce importato dalla Cina attraverso i
monaci buddhisti.
Il sushi nacque grazie a un ottimo metodo di
conservazione del pesce.
In questo modo veniva messo in contenitori con 
strati di riso cotto e di sale.
Questo metodo era molto efficace e permetteva
una conservazione duratura.
Ma la fermentazione era molto lunga e
poteva durare anche un anno.
Poi il pesce veniva consumato eliminando il riso.
Questa tecnica è nota con il nome di  " Nare
zushi ".


Presto ci fu un'importante evoluzione in Giappone.
Esattamente durante il periodo Muromachi ( 1336 - 1573 )
si iniziò a dar vita ad una tecnica tutta nuova.
Una tecnica che però ben presto divenne
una vera e propria ricetta.
" Nama nare zushi " è il nome della tecnica dalla
fermentazione breve.
Dopo un solo mese il pesce poteva essere consumato,e per
la prima volta insieme al riso.



Ma l'evoluzione del sushi andò ancora più avanti.
Durante il periodo Edo (1603-1868),quando il Giappone
iniziò il suo periodo di isolamento
e il governo si trasferì da Kyoto a
Tokyo,ecco qui che nacque un'altra
tecnica innovativa chiamata " Haya zushi ".
L'incremento della popolazione
spinse ad una maggiore coltivazione di riso.
E per una fermentazione di poche ore
ci voleva l'aggiunta dell'aceto di riso.



agli inizi del 1700 ci fu l'idea geniale di
tagliare a quadratini il pesce insieme al riso
e mangiarlo a forma di questi quadratini.
Ma solo nel 1820 a Tokyo un signore aprì
il primo banco di sushi, e fu
proprio lui l'inventore del " nigiri "
Il suo nome è Hanaya Yohei.
In quel periodo il pesce veniva marinato con
salsa di soia e sale,e il pasto
veniva anche accompagnato dal wasabi.
Il nome è " Edo mae zushi",
ovvero " sushi di fronte alla baia di Edo ".
In seguito alla grande invenzione di Hanaya
molti ne presero spunto e ormai
Tokyo era invasa da bancarelle
che preparavano al momento queste
delizie.


Nel 1923 dopo un forte terremoto che distrusse
quasi l'intera Tokyo,
divenne proebito vendere per strada il sushi,
una questione relativa alle norme igeniche.
Dopo questo evento il sushi divenne cibo
estremamente di lusso,preparato solo
nei locali.


Un proprietario di un ristorante di sushi,
che voleva rendere questo alimento
un prodotto più economico e quindi
alla portata di tutti inventò
il "kaiten sushi " ovvero il
ristorante dove il cibo viene trasportato
su un nastro trasportatore.
Ogni cliente può scegliere ciò che preferisce,
il personale è concentrato solo in cucina,
e pochi in sala e quindi il costo è inferiore.
L'inventore raccontò che la sua ispirazione
fu proprio lo stabilimento di birra Asahi,
dove vedendo il nastro trasportatore fu
subito una grande idea per il suo locale.


Il successo in occidente ha avuto inizio negli anni settanta
 negli Stati Uniti,quando un cuoco giapponese, a Los Angeles,
 ha inventato gli uramaki ( chiamato anche California maki ). 
Dopo quell'invenzione nacquero diverse scuole per diventare esperti  cuochi di sushi. 
Anche in Europa nacquero i primi ristoranti giapponesi
e adesso il sushi ha una fama mondiale.


E pensare che il tutto è nato solo da un
antico metodo di conservazione
che si crede sia stato importato dalla Cina.
I Giapponesi con le loro idee hanno
dato vita ad un cibo salutare e prelibato
allo stesso tempo :)




<3 La vostra Kotoko <3


lunedì 19 ottobre 2015

La cultura Ainu : il popolo nativo del Giappone


Ciao ragazzi!!
Come è bello scrivere qui nel blog e ritornare
a parlare di argomenti di spessore culturale!
Oggi vi parlerò del popolo Ainu, ovvero di giapponesi
nativi.

Gli attuali abitanti del Giappone, non sono gli
originari abitanti,ma derivano da migrazioni cinesi e coreane.
I veri nativi del territorio sono gli Ainu.



Gli Ainu sono una tribù nativa del Giappone del
12° secolo, con usi e costumi propri.
Hanno anche una lingua tutta loro,
chiamata lingua Ainu.
La convivenza con il popolo
giapponese divenne sempre più difficile,
da farli trasferire sempre più a Nord.
Così occuparono l'isola di Ezo
(dal periodo Meiji chiamata isola di Hokkaido).



Gli  Ainu sono i diretti discendenti
del popolo Jomon  ( Sastumon e Okhotsk )
.
Eppure la cultura giapponese e quella
Ainu sono diverse tra loro. 
Si dice che oltre la cultura anche le caratteristiche
fisiche erano totalmente diverse. Il volto
più longilineo quasi occidentale, il
colore chiaro delle pelle e una statura alta.

 Con il popolo giapponese ci furono delle guerre,
principalmente durante il periodo Muromachi 
, con la rivolta del Koshamain
contro l'influenza giapponese e il controllo del'isola.
Durante il perido Tokugawa ( 1600 - 1868 )
gli Ainu sono stati sempre più coinvolti negli
scambi commerciali.  Scambiavo i loro
 prodotti tessili (lana e cotone ) e anche
prodotti alimentari,come il salmone pregiato
di Hokkaido,ma anche patate e molto altro,
in cambio di prodotti giapponesi.




Questi scambi stavano per dare una possibilità
di far avvicinare le due culture,ma al tempo stesso
gli Ainu si stavano ammalando di malattie
epidemiche come il vaiolo, malattie che non
riuscivano a curare.
Anche le varie rivolte da parte del giappone
iniziarono a decimare la popolazione nativa.
La rivolta decisiva fu quella di Shakushain,
l'ultima battaglia che lasciò le porte aperte ai
giapponesi.
E così l'isola di Ezo, diventata territorio
giapponese prese il nome di Hokkaido, esattamente
nel 1869,inizio periodo Meiji.

Ma questo portò ad una vera e propria
discriminazione verso il popolo nativo,
poichè veniva considerato un popolo di
barbari e venivano sfruttati come
dei veri e propri schiavi.



Ma adesso occupiamoci di costumi e cultura !
I vestiti tradizionali erano sempre ricamati con
dei ricami spigolosi.
Questo aveva un significato,ovvero scacciare
gli spiriti cattivi.


Ma questi ricami non solo tenevano lontani
gli spiriti cattivi,
ma permettevano di rendere più
pesante il vestito.
Infatti non erano dei semplici ricami,
ma dei pezzi di stoffa che venivano cuciti
sopra il vestito.
Come ben sapete, nell'isola di Hokkaido
fa molto freddo,e i loro vestiti dovevano
proteggerli dal freddo pungente.


Le donne vestivano sempre con abiti
ricamati, accompagnate da cappelli o fasce
anche essi con ricami.
Portavano gioielli in pietra o in metello


Inoltre le donne avevano dei tatuaggi sulle mani
e sulle braccia,linee geometriche che permettono
di allontanare il male.
Le mani di una donna devono essere pure,
perchè le loro mani si devono occupare dei figli,
del marito..e così il popolo Ainu proteggeva
le donne.



Un'altro elemento importante delle donne era il tatuaggio alle labbra.
Su questo tatuaggio c'è molto da dire.
Il tatuaggio veniva fatto solo alle donne che erano ormai
pronte a diventare adulte e quindi sposarsi.
Con questo tatuaggio si credeva che si potesse impedire
di ammalarsi,così gli spiriti cattivi non potevano
entrare dalla bocca.
Il tatuaggio fungeva anche come " lezione " al 
sopportare il dolore.
Vi spiego meglio, il tatuaggio era molto
doloroso e questo doveva preparare la donna
ad affrontare in un futuro il dolore del parto.




Religione:
Credevano che ogni oggetto,pianta o animale
avesse uno spirito, come se ogni divinità
in questo modo poteva stare attorno agli
uomini,vivere con loro,stare vicino a loro.




Un modo per ringraziare gli dei era quello
di liberarne lo spirito.
La cerimonia di rinvio viene chiamata  "yomandri ".
La più famosa cerimonia è quella dell'invio dell'orso.



In questo modo la divinità poteva raggiungere
il suo mondo.
Lui offriva la sua carne agli uomini,ma gli uomini
gli offrivano questo viaggio,che alla divinità
faceva acquisire prestigio.




Ecco i nomi dei "kami " della religione Ainu:

Pase Kamui :
creatore del mondo

Abe Kamui :
rappresenta il focolare domestico,e lui
ha il compito di giudicare i morti

Chup kamui:
dea del sole,ma in origine rappresentava la luna.
Si dice che ha voluto presndere il posto del dio 
del sole perchè la notte era costretta a vedere
diverse scene di adulterio.

Shinda :
dio della fertilità e dell'agricoltura.
Era solito ringraziarlo prima di consumare
il pasto.

Yayien Kamui :
spiriti della natura






















  Come erano le abitazioni degli Ainu?
Vivevano in villaggi chiamati Kotan,
e i villaggi erano sempre situati vicino
i laghi o il mare,zone fertili per l'agricoltura
o montagne.


Le loro abitazioni erano ben costruite.
Erano ampie e con un tetto alto.
Queste case permettevano di
proteggersi dal freddo.
Il nome delle abitazioni è Cise, e
ne esistono di 3 tipi.
Cise realizzate con corteccia di albero,
quelle con foglie di bamboo, o con canne e paglia.
Questo dipendeva dalle condizioni climatiche
della zona,ed anche del materiale che avevano
a disposizione.


 Questo magnifico popolo aveva anche i propri
strumenti musicali.
Questo si chiama " mukkuri ".
si suona semplicemente tirando una cordicella.
Si avvicina alla bocca che fa da cassa armonica.




Questo strumento ho avuto il piacere di poterlo
suonare grazie ad una fiera tenutasi a Milano,
precisamente in Cascina Cuccagna, agli inizi di ottobre,
 dove ho conosciuto una signora di Hokkaido
che conservava questi strumenti tradizionali.
Non solo mi ha insegnato a suonare il
mukkuri,ma me lo ha anche regalato.
Non potete immaginare la mia immensa
felicità dopo un dono così grande.
Il mokkuri è realizzato con germogli di
bamboo.



Si chiama tonkori questa arpa, realizzata
con corteccia di magnolia e le corde invece
con le fibre di " ezoirakusa " , pianta chiamata
in latino Urtica platyohylla.
E' un'arpa così melodica.




Dato che siamo in tema di musica vi faccio ascoltare
la "ninna nanna " Ainu grazie a questo simpatico video
tipo cartoon.





e dato che ho parlato di bambini..adesso è il momento
perfetto per parlarvi di giocattoli !


questo è un'antico gioco ainu realizzato con
corda e due conchiglie.
Si giocava battendo i piedi su una delle conchiglie
e si dava origine a uno specie di balletto



questa bambola non è un giocattolo, ma è
un amuleto che allontana la malattia dei bambini.
Sono esattamente delle "kokeshi " in versione ainu.




questo gioco chiamato "kendama " si dice
che abbia origine proprio dal popolo Ainu.
La sua origine aveva la forma di un bicchiere,
e con un movimento bisognava far fermare la pallina
sulla parte superiore.


In quest'ultima foto ecco la versione giapponese del kendama,
una versione moderna,ma che deriva da quello Ainu.
Molti lo avranno già visto molte volte.
Consiste nel far incastrare la pallina
nel chiodino centrale che sta sopra il
" martello ".




E adesso vi parlo di una delle stranezze di Hokkaido,
una leggenda degli Ainu ma che ha delle fondamenta.
Gli Ainu raccontano che nell'isola non erano gli unici
ad abitarci. C'era anche un'altro popolo "primitivo " ma
di dimensioni ridotte.
Dagli Ainu infatti venivano considerati delle creature,
e così li chiamavano Koropokkuru, che significa
" coloro che vivono sotto la foglia di Bardana ".
Questi "uomini" avevano il corpo piccolo
e un'aria primitiva,pelosi e con una testolina grande.
Riuscivano a comunicare con gli Ainu
e per molti anni hanno scambiato i loro prodotti.
Si,perchè i Koropokkuru erano abilissimi con
l'argilla e realizzavano diversi vasi.




Erano anche abili con vari attrezzi ed abitavano
in capanne costituite da un buco nel terreno.
Poi vi fu un periodo di guerra, e questo portò
alla vera estinzione di questi "omini ".
Nel 1887 degli scavi hanno dato vita a dei ritrovamenti 
importanti : vasellame e utensili molti piccoli
che sarebbe pure impossibile che un uomo
potesse utilizzarli.
Poco dopo furono anche trovate le casette
sotterranee,dove sono stati trovati diversi attrezzi in pietra
sempre piccolissimi.
Ci sono diverse teorie su di loro,ma
il Giappone non ha mai assicurato la presenza
di questo popolo neolitico.




Spero che questo post vi sia piaciuto!
Un caro abbraccio a voi,
che apprezzate ogni mio post!



<3 La vostra Kotoko <3